Gran finale nei laboratori del gusto di Slow Fish con l’esibizione di Luca Collami, chef stellato del ristorante Baldin di Genova. Il maestro ligure si è cimentato nella preparazione di un “Gold finger food” da capogiro. Pietanza straordinaria e saporita a base di pesce azzurro, un po’ a metà tra una tapa spagnola e un amouse bouche francese, che di questi tempi sta diventando un’alternativa concreta e non banale per accompagnare un aperitivo o per iniziare una cena, tanto che i veri gourmand lo intendono come pura espressione creativa di uno chef.
Nel laboratorio di Slow Fish, Collami ha presentato la tradizione ligure in versione tascabile del famoso piatto, accompagandolo con una gustosissima polpetta. E fornendo più di uno spunto ed alcune ricette al pubblico presente, come nella preparazione dello straordinario Sgombro all’aggiadda (in carpione) preparato con sale, zucchero e l’aggiunta di verdure. Un piatto speciale. Buono da gustare, straordinariamente bello da vedere nella sua caratteristica e multicolorata scatoletta gourmet d’acciaio riciclato. Sì, perché le creazioni di chef Collami, al pari di quelle dei cuochi che lo hanno preceduto nelle “cambuse” di Slow Fish, sono state impiattate nell’oramai famoso contenitore messo a disposizione dei maestri del gusto dal Consorzio RICREA, partner di Slow Food nella kermesse del Porto Antico. Si tratta di scatolette particolari. Autentici forzieri di sapori che richiamano, nell’aspetto e nelle linee, i colori ed il logo della struttura di via Pirelli, insieme con le caratteristiche inimitabili dell’acciaio: “al 100% riciclabile ed all’infinito”.