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KEEP CLEAN AND RUN: PRESENTATA LA QUINTA EDIZIONE

By 6 Marzo 2019Aprile 29th, 2020News sull'acciaio

Presentata oggi a Roma presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente la quinta edizione di Keep Clean and Run+, l’eco-trail contro l’abbandono dei rifiuti. Evento centrale italiano della campagna europea “Let’s Clean Up Europe!”, KCR+, dopo aver percorso nelle precedenti edizioni il nord, centro e sud Italia, e aver risalito lo stivale da Bari a Chioggia in bici nell’edizione 2018, quest’anno in sette giorni si svilupperà lungo il Po dal Monviso al Mar Adriatico.

KCR+ prenderà il via venerdì 4 maggio 2019 dal “Re di Pietra”, il Monviso, ovvero dalla sorgente del Po, per concludersi una settimana dopo a Pila, nel Delta del Po. Gli eco-atleti, in sette tappe, percorreranno le sponde del più importante fiume italiano attraversando Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Queste, nell’ordine, le città sede di tappa: Crissolo (Monviso), Carignano (TO), Casale Monferrato (AL), Pavia, Cremona, Mantova, Ferrara, Porto Tolle-Frazione Pila (RO).

Il percorso prevede un totale di 730 chilometri da percorrere di corsa (e, in piccola parte, in bici) dove gli eco-atleti Cavallo e Menicucci raccoglieranno i rifiuti abbandonati che troveranno lungo il percorso, fotografando e mappando quelli che non sarà possibile portare con sé.

La corsa, promossa da AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale – in collaborazione e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata presentata a Roma, alla presenza di una rappresentanza del Ministero, dei Comuni sede di tappa e dei sostenitori tra cui Conai ed i consorzi di filiera del riciclo degli imballaggi Comieco, Corepla, Cial, Coreve e Ricrea. Madrina dell’evento anche quest’anno Lucia Cuffaro, volto noto della trasmissione Rai “Uno Mattina In Famiglia”. Per l’occasione, a fare da testimonial dell’evento, l’ultramaratoneta Giorgio Calcaterra.

L’iniziativa vuole sensibilizzare la popolazione e i media sul fenomeno del littering, ponendo l’attenzione sull’origine di tali rifiuti. La scelta di incentrare l’evento sportivo negli eco-sistemi montano e marino, infatti, nasce dalla consapevolezza che oltre il 75% dell’inquinamento dei mari ha origine nell’entroterra e viene trasportato dai fiumi. La novità principale di questa edizione sarà quindi l’estensione del focus delle plastiche in mare anche ai fiumi. Per indagare tale fenomeno un team di ricercatori, guidati da Franco Borgogno, seguirà i due eco-runner durante la corsa e si occuperà di monitorare le acque del Po raccogliendo dati scientifici sullo stato di inquinamento. Infine, oltre alla pulizia del territorio in senso stretto, saranno anche messe in risalto le esperienze e le filiere virtuose di gestione e trattamento dei rifiuti.

“Il Keep Clean and Run è un evento che ci consente di parlare di rifiuti non solo in accezione negativa – afferma Sergio Cristofanelli direttore generale sezione rifiuti ed inquinamento del Ministero dell’Ambiente -. Eventi del genere rappresentano infatti un’occasione per cambiare l’approccio culturale sul tema, e vedere i rifiuti non solo come veleni ma anche come occasione di sviluppo economico. Per questo abbiamo bisogno di comunicazione positiva e AICA, grazie al Keep Clean and Run, ci offre questa occasione. Condividiamo inoltre la scelta degli organizzatori di ambientare l’edizione di quest’anno lungo il Po, uno storico luogo di Pace e di valore inestimabile dal punto di vista paesaggistico”.

Il runner e testimonial dell’iniziativa, Giorgio Calcaterra ha invece dichiarato: “Grazie a mio padre ho visto la corsa non solo come fatica e sudore, ma come compagnia e amicizia. Così come la corsa anche i rifiuti possono essere visti in modo differente, non solo in termini negativi, ma anche come risorse. Keep Clean and Run unisce qualcosa che ci fa bene, ovvero lo sport e l’ambiente, alla motivazione a fare qualcosa di bene, e credo si debba imparare da questa bella iniziativa. Un giorno spero possano esserci delle gare di corsa dove vince chi raccoglie più rifiuti”.

L’eco-runner Roberto Cavallo spiega la genesi e il messaggio affidato al Keep Clean and Run: “L’idea centrale è di parlare di rifiuti in modo diverso: si sente dire che dobbiamo variare paradigma, ma poi alla fine abbiamo bisogno di una sedicenne per riflettere e fare qualcosa. Eravamo alla ricerca di un modo per comunicare il viaggio di un rifiuto dall’entroterra al mare e da un incontro casuale con un amico, che aveva corso da Aosta a Ventimiglia, è nata l’idea del Keep Clean and Run, che nel tempo è diventato un format. Grazie a questa iniziativa ogni anno incontriamo dai 3 ai 7 mila studenti che chinano la schiena per raccogliere i rifiuti, ma riusciamo anche a raggiungere milioni di persone tramite l’attenzione dei media. Sono tante le parole chiave che si possono associare al Keep Clean and Run: territorio, comunità-fatta di aziende o comuni che ci sostengono e grazie a questa iniziativa realizzano azioni di pulizia-, corsa perché è un fattore aggregante e personalmente mi consente di correre con grandi nomi della corsa come Giorgio Calcaterra, i Gemelli Dematteis o Franco Collè avvicinando lo sport di livello all’ambiente”.