Particolare merito va alle cinque regioni che hanno raggiunto o superato il 90% dei comuni coperti: Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Valle d’Aosta. Quest’ultima mostra una copertura totale grazie alla gestione della raccolta affidata ad un unico soggetto detentore di convenzione. Di contro si segnala l’Umbria che con il 32% è la regione con la minore copertura di comuni, per la scelta locale di preferire il mercato alla gestione in convenzione.

Cinque regioni superano il 90% della popolazione servita con convenzioni. In particolare Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Toscana fanno registrare la copertura totale. Ottimi risultati per il Molise e la Puglia, vicinissimi anche loro alla soglia del 90. Fanalini di coda sono la Basilicata e l’Umbria che comunque, raggiungendo rispettivamente il 52% e il 57%, garantiscono oltre la metà della copertura di abitanti serviti da convenzioni.

Questa cartina descrive il livello di raccolta pro-capite medio raggiunto nelle varie regioni nell’anno 2023. Si precisa che i valori di “Resa” sono stati calcolati tenendo conto della sola quota di raccolta gestita nell’ambito delle Convenzioni RICREA, escludendo la parte di raccolta gestita con la modalità accordo Extra-Convenzione.
Rispetto al 2022, nel 2023 si è registrato un incremento della raccolta in Convenzione, per tale motivo la “Resa” Italia ha avuto un aumento passando da 2,6 kg/ab a 2,9 kg/ab. Ciononostante dalla cartina si evince che solo il 40% delle regioni ha una resa annua maggiore di 3 kg/ab.
Una nota di merito va all’Abruzzo e alla Sardegna che in un anno hanno incrementato di oltre un punto la resa kg/ab. Buone anche le performance di Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Basilicata che migliorano di più di mezzo punto. Resta sempre fanalino di coda l’Umbria che scende da 0,6 kg/ab a 0,2 kg/ab, continuando a preferire la gestione della raccolta o con la modalità “Extra-Convenzione” o in modo indipendente da RICREA.